Archivio della Società romana di storia patria vol. 147/II (2024) 14 – RINGON

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Codice DOI: 10.61019/ASRSP_147_II_14


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Constance Ringon

Renouvellement de l’architecture durant le Ventennio: débats entre tradition et modernité, 1919-1934

All’indomani della prima guerra mondiale, l’architettura italiana conosce un profondo sconvolgimento, divisa tra tradizione e modernità nel contesto del regime fascista. Mentre i giovani architetti si ispirano al movimento moderno europeo, si apre un dibattito sulla legittimità di questo orientamento, in particolare intorno alle esposizioni del 1928 e del 1931 del MIAR (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale). Questi eventi, inizialmente di natura professionale, di- ventano rapidamente politici, contrapponendo diverse correnti: alcune favorevoli a un’architettura funzionale, spogliata da ogni ornamento e radicata nella modernità, altre invece sostenitrici di uno stile classico, legato alla romanità. Il caso emblematico della Casa Littoria, progettata nel cuore della Roma antica, suscita accese polemiche in Parlamento, dove alcuni vedono nell’architettura moderna una minaccia all’identità nazionale. Tuttavia, figure come il senatore Grazioli e Vittorio Mussolini si esprimono in favore dei giovani architetti razionalisti, portando a un riconoscimento del movimento. Questo episodio evidenzia una forma di ibridazione tra modernità architettonica e ideologia fascista, sebbene persistano tensioni interne. Lo studio analizza l’evoluzione di questi dibattiti e sottolinea il ruolo centrale della ricezione critica nella definizione delle forme architettoniche del Novecento.

Renewal of architecture during the Ventennio: debates between tradi- tion and modernity, 1919-1934

Following the First World War, Italian architecture underwent a profound transformation, torn between tradition and modernity in the context of the Fascist regime. While young architects drew inspiration from the European modernist movement, the legitimacy of this approach was debated, particularly in relation to the 1928 and 1931 exhibitions organised by the MIAR (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale). Initially professional events, these exhibitions quickly took on a political dimension, pitting various factions against each other. Some advocated for a functional architecture stripped of ornament and rooted in modernity, while others defended a classical style linked to Roman heritage. The Casa Littoria project, planned in the heart of ancient Rome, sparked heated controversy in parliament, with some viewing modern architecture as a threat to national identity. However, figures such as Senator Grazioli and Vittorio Mussolini voiced support for the young rationalist architects, leading to partial institutional recognition of the movement. This episode highlights the hybridisation of architectural modernity and Fascist ideology, despite internal tensions persisting. This study analyses the evolution of these debates, emphasising the central role of critical reception in shaping 20th-century architectural forms.

Archivio della Società romana di storia patria, 147/II
luglio 2025, pp. 23

Codice: ISBN 9791281369108.14 Catalogo: