Archivio della Società romana di storia patria vol. 147/II (2024) 17 – GHILARDI
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Codice DOI: 10.61019/ASRSP_147_II_17
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Massimiliano Ghilardi
«Un omaggio degli studiosi italiani al Duce»: note per una storia redazionale di Roma nel Ventennale
Sul finire del 1936, in previsione delle celebrazioni che si sarebbero dovute tenere nel 1942 per i venti anni della Marcia su Roma, il presidente dell’Istituto di Studi Romani concepì un imponente progetto editoriale, chiamato Roma nel Ventennale, il cui intento, nell’ottica della costruzione di un nuovo mito dell’Urbe, era quello di eternare la monumentalità di Roma nei secoli. Il progetto – approvato da Mussolini, che volle finanziarlo in parte con fondi pubblici – prevedeva la pubblicazione di dieci volumi, presentandosi come la più completa impresa enciclopedica su Roma mai realizzata. L’entrata in guerra dell’Italia e le vicende legate al conflitto mondiale impedirono però che l’opera, posta sotto l’egida dell’Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma e con il patrocinio del Governatorato, pur giunta in una avanzata fase redazionale vedesse la luce per i tipi del Poligrafico dello Stato. La storia del progetto Roma nel Ventennale, oltre ad intrecciarsi con la storia politica e culturale dell’Italia degli anni Trenta e Quaranta del Novecento, si lega alle vicende umane e personali di un dipendente dell’Istituto, Roberto Battaglia, storico dell’arte barocca e specialista di Bernini, che di Roma nel Ventennale era redattore capo e che poi sarebbe diventato il primo storico della resistenza italiana. Battaglia, infatti, come documenti dell’Istituto provano con eloquente drammaticità, udito il crepitio delle mitragliatrici che l’8 settembre del 1943 difendevano Porta San Paolo dagli invasori tedeschi, si unì alle bande partigiane e non fece mai più ritorno in Istituto, lasciando di fatto il lavoro interrotto.
«A tribute from Italian scholars to the Duce»: notes for an editorial history of Roma nel Ventennale
Towards the end of 1936, in anticipation of the 1942 celebrations for the 20th anniversary of the March on Rome, the President of the Institute of Roman Studies initiated an ambitious publishing project called Roma nel Ventennale. The project aimed to create a new myth of the city of Rome by showcasing its monumental nature throughout the centuries. Approved by Mussolini, who intended to partly finance it with public funds, the project envisaged the publication of ten volumes and presented itself as the most complete encyclopaedic work on Rome ever produced. However, Italy’s entry into the war and events linked to the global conflict prevented the work, which was under the aegis of the Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma and under the patronage of the Governatorate, from being published by the Poligrafico dello Stato, despite being in an advanced stage of drafting. The history of the Roma nel Ventennale project is intertwined not only with the political and cultural history of Italy in the 1930s and 1940s, but also with the personal and pro- fessional vicissitudes of the Institute’s employee, Roberto Battaglia. Battaglia was a baroque art historian and Bernini specialist who was editor-in-chief of Roma nel Ventennale, and would later become the first historian of the Italian resistance. Indeed, Institute documents prove that, upon hearing the crack of the machine guns defending Porta San Paolo from the German invaders on 8 September 1943, Battaglia joined the partisan bands and never returned to the Institute, leaving his work unfinished.
Archivio della Società romana di storia patria, 147/II
luglio 2025, pp. 34
